Buona idea, ma... La lezione della candeggina
È importante accettare che c’è una differenza fra “avere l’idea giusta” e “realizzarla nel modo corretto”. Quando un’idea nasce, è di enorme importanza valutarla per comprendere se potrà funzionare.
Un’idea, qualunque essa sia, deve essere tradotta in un buon modello di business.
Una buona idea e una sua esecuzione eccellente sono quindi due fattori inseparabili, come la causa e l’effetto.
Molto spesso sento dire da giovani potenziali imprenditori che sono alla ricerca di un’idea “unica” la quale possa imporsi nell’affollato mercato di oggi. Io rispondo sempre la stessa cosa: uno può anche prendere un’idea, che è stata già sfruttata in passato, e migliorarne l’approccio e l’esecuzione al punto di creare un business di maggior successo.
Ho una esperienza personale importante, relativa al valore dell’esecuzione, che ho vissuto nei primi anni Ottanta. Riguarda un prodotto, la candeggina, che le casalinghe conoscono molto bene.
Il prodotto
La candeggina è una soluzione di ipoclorito di sodio, un liquido maleodorante e che a concentrazioni elevate risulta molto corrosivo. Ma a basse concentrazioni è estremamente efficace per eliminare le macchie e sbiancare il bucato.
A quel tempo la candeggina veniva imbottigliata nei garage da piccoli imprenditori che diluivano la soluzione concentrata prodotta dai colossi della chimica con una certa approssimazione. La confezionavano in bottiglie di vetro, che tappavano come potevano – ecco che molte avevano delle perdite.
Le consumatrici non potevano fare a meno del prodotto per il risultato che forniva sull’igiene e sul candore del bucato, ma erano molto scontente per tre problemi di cui erano vittime:
1. danni ai tessuti a causa di soluzioni troppo concentrate e differenti fra una confezione e l’altra. Poiché la quantità da aggiungere al bucato era misurata a volume, le oscillazioni della concentrazione erano un problema importante per la perfomance;
2. il cattivo odore che le confezioni davano alle consumatrici che le maneggiavano, a causa delle dispersioni di liquido dovute ai tappi perdenti;
3. la fragilità delle bottiglie di vetro, che cadendo si rompevano spargendo per terra il contenuto maleodorante.
Buona idea, ma...
L’idea dell’impiego della candeggina era vincente dal punto di vista dell’effetto sul bucato, ma la realizzazione del prodotto pessima per tutti gli inconvenienti che dava alle consumatrici.
L’execution vincente
Procter&Gamble scoprì tutti i difetti di esecuzione e li eliminò con il prodotto ACE che, nel giro di un anno, conquistò la leadership del mercato. Gli interventi?
1. Controllo rigoroso della concentrazione della soluzione di ipoclorito;
2. confezione in bottiglie di plastica leggere e infrangibili;
3. tappi a tenuta che eliminarono le dispersioni di liquido.
ACE è un prodotto leader anche oggi, dopo oltre trent’anni di vita.
Lesson learned
L’abilità di eseguire un’idea nel momento previsto e impiegando le giuste risorse è ciò differenzia realmente un imprenditore. Perciò credo fermamente che il successo non necessariamente venga soltanto da un’idea rivoluzionaria, ma piuttosto molto spesso da un’esecuzione impeccabile.
La morale è che se vuoi realmente riuscire sul mercato devi avere sia idea che esecuzione a un livello di eccellenza.
Se proprio dovessi dare priorità a uno dei due fattori, non trascurare l’esecuzione.
Ti ricordo ciò che Steve Jobs ha detto: “Le idee non valgono niente se non sono realizzate. Sono soltanto un moltiplicatore. L’esecuzione vale milioni”.
Extra
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