Pillole
Discussioni sostenibili: mini guida per uscirne vivi
Due teste sono meglio di una, molte teste anche meglio, ma sul lavoro la discussione deve sempre essere sostenibile (cioè avere toni cauti, per non pentirsene poi) e produttiva (altrimenti perderemo tempo e, alla fine, non sapremo chi deve fare cosa).
Quando non succede, dice il giornalista Shane Snow (autore di Dream Teams) sull’Harvard Business Review, il più delle volte è perché cadiamo nella trappola di voler averla vinta, al di là di ogni risultato o logica. È più forti di noi, ahimè. Ma Snow dà dei consigli molto utili:
- ricorda che fate parte tutti della stessa squadra. Non devi persuadere gli altri che hai ragione: devi aiutare il gruppo a ottenere il massimo dalla presenza di individui diversi. Non siete avversari! Dovete trovare il modo migliore per fare x, e tutti i punti di vista che concordano sull’obiettivo sono i ben accetti.
- Mantieni la discussione sui fatti e sull’argomento all’ordine del giorno. Quando sentiamo che le nostre idee vengono attaccate, siamo portati d’istinto a schivare le domande e le puntualizzazioni, e a inserire nella discussione altri problemi che rafforzino la nostra visione e distraggano dalle contro argomentazioni. Ci hai mai fatto caso? I partecipanti (o chi è incaricato di guidarli) sono chiamati, in questo caso, a riportare il dibattito sull’unico binario di partenza e a riavvolgere il nastro, fin dove ci si era persi.
- Non metterla mai sul personale. Quando ci sentiamo attaccati, le emozioni (l’ego!) prendono il sopravvento, e abbiamo lo sguardo così appannato dai nostri moti interiori che non mettiamo più a fuoco i punti di vista altrui. Per evitare che qualcuno si senta attaccato, puoi: evitare gli attacchi diretti alla persona (critica le idee, non chi hai davanti); dare il beneficio del dubbio, e prenderti del tempo dopo la riunione per verificare le reali intenzioni; accettare che gli altri cambino idea; ricompensare chi si mette in gioco e preferisce ammettere di essersi sbagliato, piuttosto che difendere la posizione a ogni costo.
- Resta intellettualmente umile. Affinché un dibattito sia veramente produttivo, i partecipanti devono essere disposti a rispettare ogni punto di vista e cambiare idea quando necessario. Si chiama proprio “umiltà intellettuale” e, second o Snow, è una delle qualità più importanti di chi vuole fare bene un dibattito.
- E infine, ricorda: in una discussione non è più bravo o più forte chi si dimostra rumoroso, accalorato, indignato. Toglierà solo spazio agli altri e alla discussione stessa. La calma fa tutto, e ti darà un’immagine molto più affidabile e professionale. Manda già la pillola con questa frase: “La chiave per una soluzione rivoluzionaria dei problemi non è andare d'accordo. Ma saper gestire il disaccordo”.
Questa pillola è stata pubblicata in origine sul numero 74 di V+: puoi scaricarlo completo (e free) qui