LE 10 REGOLE D'ORO DELL'E-COMMERCE
I SITI WEB CHE VENDONO, PERCHÉ VENDONO? UN DECALOGO PER EMERGERE NEL MARE MAGNUM DI INTERNET E STUPIRE PIACEVOLMENTE I CLIENTI. CON POCHI CLICK
Chissà perché quando si parla di e-commerce si hanno principalmente due visioni: la prima vuole che il “commercio elettronico” sia qualcosa di irrealizzabile a causa della concorrenza (come si possono contrastare giganti come Amazon o Ebay?); la seconda che sia invece qualcosa per cui spendere una manciata di euro arrangiandosi con metodi fai da te.
In realtà l’e-commerce è un negozio in tutto e per tutto, e come qualsiasi attività ha delle regole molto precise da rispettare, punti di forza, possibilità di investimenti e una crescita che può essere costante nel tempo.
Le regole che troverete qui sotto (e di cui mi assumo la piena responsabilità) possono avere altrettante sotto-regole a corollario di quanto fatto, ma vi assicuro che qualora rinunciaste a una delle dieci elencate, vi potreste smarrire lungo la strada della vendita.
1. A ciascuno il suo
Ogni professionista segua la propria attività con il livello di crescita e competenza che gli compete.
Non improvvisatevi quindi dei “tutto fare” dopo aver letto un paio di guide sulla vendita online, piuttosto cercate l’assistenza di aziende che hanno preposto questo compito. All’esatto contrario, iniziate a specializzarvi sempre di più nel settore per il quale siete interessati ad aprire un negozio online.
2. Scopriamo... l’erba del vicino
È fondamentale studiare la concorrenza, nell’e-commerce più che in ogni altro settore. Vi scontrerete, infatti, con molte più attività di quelle della vostra città o della vostra zona di vendita.
Confrontate i prezzi, cercate dieci concorrenti che vi piacciano, da ciascuno selezionate gli elementi che secondo voi sono vincenti e capite perché.
3. Scopriamo cosa vogliono i nostri clienti
Non meno importante dello studio dei concorrenti è la scoperta di che cosa compra generalmente chi va online. Non solo: vi consiglio anche di fare un’analisi che vada oltre il trend e che comprenda la scelta di termini che siano appropriati e soprattutto ricercati in rete.
4. Meglio poco e bene
Chi pensa che sia meglio avere un ventaglio di prodotti sconfinato… non ha le idee chiare sull’argomento. È di gran lunga preferibile offrire un insieme di proposte limitate, ma che voi possiate controllare nella fase di inserimento e che siano presentate al meglio all’utente finale. Mi raccomando: le descrizioni devono essere dirette, comprensibili, ben visibili e brevi (non fate mai copia-incolla dal testo di altri o Google vi punirà nell’indicizzazione).
5. Perché la vetrina è così importante?
L’estetica di un sito è fondamentale per attirare nuovi visitatori, ma questo si traduce anche nel seguire lo sviluppo di chi avrà il compito tecnico di portare avanti il lavoro. È fondamentale utilizzare un codice sorgente che si presenti sui motori di ricerca e sia il più “leggibile” possibile (anche questo sarà determinante per la visibilità sulla piazza virtuale).
L’home page, poi, deve aprirsi velocemente, e qui sarà bene che lo testiate prima voi.
Importantissima la scelta dei colori (esistono tabelle di associazione specifiche), così come le dimensioni dei tasti (per acquistare o vedere i dettagli), che devono avere una grandezza generosa ma non troppo (i tasti piccoli non piacciono a nessuno, così come i testi che fanno perdere diottrie).
6. Percorso netto dall’entrata all’uscita
Come ogni buon supermercato insegna, un sentiero guidato determina l’acquisto. Pertanto dovete invitate gli utenti a fare meno clic possibili per ottenere ciò che vogliono. Dalla ricerca del prodotto, alla scelta, al carrello e infine all’acquisto, cercate di dare ai vostri navigatori la sensazione di massima trasparenza. A questo scopo create menù che presentino poche distrazioni, ma nei quali sia chiaro ciò che si deve fare e nei quali, fino all’acquisto finale, sia possibile annullare con facilità il processo in corso.
7. Diffondiamo... noi stessi
Sarà molto importante aiutare la nostra attività con specifiche pagine localizzate nei social network più conosciuti, tra tutti Facebook e Google+. Una grafica adeguata ai vari portali è molto utile, così come la gestione dei contenuti sulla base di vostre segnalazioni. In questo modo presenterete una pubblicità in internet senza pagare per essere visti.
8. Email sì, spam no
Poniamo che scegliate di far aderire i vostri utenti a un servizio di newsletter o DEM, Direct email marketing (più appropriato il secondo termine, in quanto il primo è più diffuso ma viene usato per la comunicazione di aziende, mentre il secondo per le attività commerciali): fate in modo che i clienti non siano assillati dalla vostra posta, e che siano delle vere pagine html (in gergo “landing pages”), con la possibilità di arrivare così velocemente ai prodotti in promozione.
9. Pago “cash”
Considerate che, se qualcuno penserà che lo stiate “fregando” in qualche modo, si allontanerà subito se deve investire dei soldi (come fareste voi, giustamente). Quindi inserite dei metodi di pagamento chiari, e, cosa ancora più importante, date una comunicazione tempestiva sui possibili dubbi formulati. Per questo sfruttate le comunicazioni dirette tramite la compilazione di campi e l’invio del messaggio direttamente dal portale (in gergo “form mail”); avvisate che avete ricevuto i soldi, spedito la merce e chiedete se sono soddisfatti dell’acquisto. Credetemi, gli utenti-clienti a loro volta faranno pubblicità al sito.
10. Tiriamo le somme
Non limitatevi ai primi nove punti, il decimo è il più importante: le statistiche! Chiedete sempre il numero di visite al portale, da dove vi cercano, su quali pagine si soffermano di più, quanto tempo navigano mediamente nel vostro sito, quali prodotti trovano più interessanti (ma che magari non comprano a causa del prezzo), ecc. Questo vi aiuterà in futuro ad aggiustare il tiro, e soprattutto a capire come investire in “pubblicità online” (l’esempio più lampante si chiama Google AdWords).