Pillole


Valeria Tonella Valeria Tonella

Il lato A e il lato B dell'amore: prodotti che non esistono più

Ho 26 anni e sono figlia degli anni Ottanta. Anzi, della fine degli anni Ottanta. Me lo fanno notare gli strenui difensori degli anni Settanta e della decade successiva, gli anni d'oro del vinile, Mina e dei pantaloni a zampa di elefante. Tutti "prodotti" che non ho conosciuto, non direttamente. La cosa incredibile, nel mondo della vendita, è che, a 26 anni, posso dire lo stesso ai bambini nati dal Duemila in poi: ci sono almeno dieci prodotti che i bambini "Millennial" non saprebbero riconoscere, come ha scritto in un articolo su Linkedin il Ceo di Swystun Communication, Jeff Swystun. La vendita è così: i prodotti vengono, i prodotti vanno.

La connessione internet dial-up. Il suono del modem che si collega alla velocità di 56 kb al secondo. La pazienza nell'attendere che un'immagine si caricasse... in dieci minuti. Questo tipo di connessione ci insegnò il valore della gratificazione.

Il prestito di videocassette. La tessera del videonoleggio era la prima conquista dell'età adulta, assieme alla tessera della biblioteca. Il problema era sempre quello di riportare i film entro il termine (cosa che non succedeva quasi mai).

I floppy disk. Contenevano meno dati di una Usb, ma potevano avere colori sgargianti, e il loro nome era sicuramente più divertente da pronunciare.

Le guide tv. Una su tutti, Sorrisi e canzoni, ma anche quelle gratuite distribuite con i quotidiani. Oggi basta googlare "stasera in tv".

Chiedere indicazioni stradali. Quando ancora il Tom-Tom era avvenieristico e gli atlanti stradali venivano consultati solo dalle mamme sedute al posto del passeggero.

Le copertine degli album musicali. Con un design strano e fuori da qualsiasi arte comprensibile, sono ormai oggetto di collezione.

I rullini fotografici. Quando possedevi una vera macchina fotografica. Quando facevi estrema attenzione nello scatto. Quando dovevi aspettare che il fotografo sviluppasse le foto. Quando trovavi, inevitabilmente, un tuo dito incluso nell'inquadratura. Erano momenti.

Il fax. Una delle invenzioni più magiche di sempre: infilavi un foglio e questo passava attraverso la linea telefonica materializzandosi in un altro ufficio perfettamente duplicato. Un altro momento, quando qualcuno ti diceva "C'è un fax per te", quasi solenne.

Lato A e lato B dell'amore. Facevamo compilation su musicassette per dichiarare la nostra passione al vicino di banco. Sempre scegliendo titoli strani: "Mix epico", "Vasco nuovo", "Dance, dance, dance". E la matita a portata di mano per riavvolgere il nastro.