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Chiara Osnago Gadda Chiara Osnago Gadda

Dal volume N° 33

Il premio delle aziende positive (1a parte)

SAVE THE DATE: IL 4 GIUGNO TORNA, PER LA SECONDA EDIZIONE, IL POSITIVE BUSINESS AWARD DI SCUOLA DI PALO ALTO. VE LO PRESENTIAMO IN UNA SERIE DI INTERVENTI

DI CHIARA OSNAGO GADDA

Una consacrazione di tutte le realtà che fanno della positività il valore fondante della loro organizzazione e il motore della produttività. E per questo innovano, si distinguono e crescono, e il loro esempio deve quindi diventare virale.

Sarà questo anche quest’anno, l’obiettivo principale con il quale si svolgerà il 4 giugno, per il secondo anno consecutivo, nella meravigliosa cornice dello Spazio Gessi di via Manzoni a Milano, la seconda edizione del Positive Business Award, il premio ideato, concepito e organizzato dalla Scuola di Palo Alto – la principale Business School italiana non accademica, riconosciuta da anni nei ranking nazionali per qualità della docenza e vicinanza al mondo delle imprese, nonché principale referente italiana della Positive Education – con il supporto organizzativo di DLB Italia e in partnership con Carter & Benson e Adico, per premiare la cultura positiva di aziende e organizzazioni.

«La finalità principale – afferma Marco Masella, presidente della Scuola di Palo Alto – è di consegnare un riconoscimento a quelle realtà che indicano come rotta della loro bussola la cura delle persone, lo sviluppo delle relazioni, la circolazione delle idee, e per le quali, cioè, la visione positiva delle cose e del futuro sono il vero carburante. Felicità, Fiducia e Futuro sono tutto ciò che serve nel business per prosperare. Ci auguriamo che questo evento sia di buon auspicio per il nostro Paese. Sarà in concomitanza di Expo 2015, l’Esposizione Universale che rappresenterà la spinta per un “rinascimento” generale».


Dunque un premio che, ancora una volta, porterà una sferzata di entusiasmo tra le aziende del nostro Paese.

Come infatti spiega William Griffini, Ceo di Carter & Benson, una delle più autorevoli società di Executive Search presenti sul mercato, per il secondo anno consecutivo partner dell’evento, «la positività è un elemento strategico e la benzina delle aziende. Siamo partner dell’evento perché è un premio nel quale ci ritroviamo totalmente. Dare risalto a iniziative e progetti che hanno dimostrato di apportare un contributo concreto in termini di miglioramento dell’ambiente di lavoro, della produttività, dell’innovazione e dello sviluppo, crea un terreno fertile e fa sì che la positività diventi un valore di marchio percepibile e riconoscibile».


Del resto, le best practice delle aziende di successo e numerosi studi statistici e neuro-scientifici a livello internazionale dimostrano la stretta relazione tra benessere, solidità delle persone e produttività delle aziende. Per orientarsi in uno In uno scenario sempre più complesso, arriva una risposta scientifica proprio dal Positive Business, movimento globale che propone tecniche e strategie per una crescita economica e sociale costruita sulla solidità e sul benessere delle persone e sulla capacità degli individui di stabilire relazioni più positive con se stessi e con il mondo.
«Alle origini della Scienza Positiva non vi è certo la pretesa di annullare gli eventi negativi, ma la prova che non siamo solo spettatori passivi dei fatti che ci accadono, ma parti attive capaci di affrontare quegli eventi con una carica emotiva trasformativa. Il modo in cui interpretiamo la realtà cambia la nostra esperienza della realtà stessa, e quanto più lo facciamo con le emozioni positive, tanto più saremo in grado di trarne dei vantaggi».

Dunque la “Felicità” è un elemento fondamentale anche per riuscire nel business?
«Certamente. – risponde Masella – Quando il nostro approccio mentale e il nostro stato d’animo sono positivi, siamo più intelligenti, più motivati e abbiamo maggiore successo. Allenare il nostro cervello alla felicità si può, e farlo è di estremo interesse a livello personale e di sistema. Ecco perché bisogna sostenere chi con talento e intraprendenza sta delineando il futuro, in particolare quello del Made in Italy, con la qualità e la creatività che, da sempre, il mondo riconosce agli imprenditori italiani, ma anche con la capacità di utilizzare bene gli strumenti e le opportunità del contesto economico attuale».

Nella foto qui sopra: la consegna del Positive Business Award 2014 a Gianfranco Boggian di CGN (in centro)