I falsi miti della vendita #7: un social vale l'altro
ESSERE SU TUTTE LE PIATTAFORME PORTA GUAI, NON UTENTI
Facebook Twitter, Instagram, Pinterest, Linkedin, Google+, Vine, Snapchat, Tumblr: "ogni piattaforma è buona".
Non fa male essere presenti sulle piattaforme social; il problema è che spesso le aziende lo ritengono più necessario del dovuto.
Gli ostacoli sono due:
- il tuo pubblico deve essere interessato a trascorrere del tempo su quel canale;
- ogni volta che crei un account, devi essere consapevole che bisognerà aggiornarlo, monitorarlo... insomma, tenerlo in attività.
Il classico errore è quello di pubblicare un post al mese, o anche meno...
In inglese si dice "to jump", "saltare" da un social all'altro senza efficienza, sprecando tempo e risorse.
La cosa migliore? Capire, con la dovuta calma, quali piattaforme possono piacere di più ai tuoi clienti/utenti ed essere presenti su quelli con contenuti rilevanti e frequenti (non troppo frequenti, eh!).
Se non puoi farlo, lascia perdere.
Kissmetrics porta l'esempio della Cia, l'agenzia di intelligence americana che ha pubblicato il seguente tweet, senza una necessità particolare e con una frase criptica (ovviamente).
Traduzione: Non possiamo né confermare né negare che questo sia il nostro primo tweet.
Altro caso controverso quello del dipartimento di polizia di New York, che ha lanciato la campagna "fotografati con uno dei nostri agenti". Peccato che gli utenti abbiano risposto pubblicando scene di violenza tutt'altro che positive...
Molte compagnie aeree di tutto il mondo hanno letteralmente invaso Twitter negli ultimi anni. Con esiti spesso tragici: tweet automatici pubblicati in momenti sbagliati, sessioni di "domanda e risposta" con i follower finite malissimo, commenti negativi mal gestiti. Forse il caso più epico è stato quello di British Airways che, a un viaggiatore che si lamentava dello smarrimento del bagaglio, ha risposto dopo parecchie ore, non solo lasciando che il tweet di lamentela si diffondesse a macchia d'olio ma giustificandosi con gli orari del servizio social media: "Ci dispiace rispondere adesso, ma il tweet feed è attivo dalle 9 alle 17".
Apriti cielo!
Questa è la penultima puntata della serie "I falsi miti della vendita". Leggi le altre: Per la "serie", sfatiamo i miti della vendita (online e in generale): #1 "I clienti compreranno i miei prodotti perché sono più economici di quelli dei concorrenti". #2 "Se vogliamo che il nostro sito venda, dobbiamo attirare quanti più utenti possibili". #3 "Il mio prodotto è virale. Con facebook e internet si vende da sé". #4 "La mailing lista è morta". #5 "Se un sito è bello, abbiamo fatto abbastanza". #6 "Quello che funziona per i siti delle altre aziende, funziona anche per noi".