Oddio, è già quasi Natale!
Il nuovo anno “vero” è iniziato da neanche un mese e già qualcuno mi ha detto che non vede l’ora che arrivino le vacanze di Natale per spalmarsi sul divano. Di più: in caso di milanese imbruttito diversamente giovane, per spatasciarsi, che è molto di più (per intenderci, un libro cade per terra, un uovo fa “spatàsc!”). Mi sembra un po’ prestino per dichiararsi stanchi per il lavoro fatto. Siamo forse stanchi del lavoro che stiamo facendo?
Se si vuole cambiare vita… auguri! Se si vuole migliorare come la stiamo vivendo, forse qualche aiutino possiamo darlo anche noi.
Per questo nuovo numero di V+ magazine abbiamo chiesto e creato contenuti che possano fornire stimoli e strumenti di miglioramento professionale e personale molto condivisibili e molto, molto applicabili (è una nostra fissa!). Perché pensiamo che spesso il nostro sentirci stanchi sia migliorabile. Per ognuno lo start può essere diverso: un nuovo tool, un modo diverso di guardare o fare la stessa cosa, il superamento di un’abitudine, l’esperienza di una cosa nuova…
Vale per tutti: anche io tempo fa mi sentivo un po’ di palta. Quasi non scrivevo più, tanto per dire, e la scrittura è la mia ragion d’essere, non solo il mio prodotto. Quindi?
Quindi sono tornata a scuola di scrittura. Però diversa: ho investito le mie (ahimè brevi) vacanze per un corso di narrazione del viaggio, con lezioni e compiti (tanti!) in un contesto isolato e con una classe di sconosciuti agguerriti competitor – per stare nel nostro linguaggio “al commerciale”.
Risultato? Ho visto alcuni errori e pigrizie nel mio lavoro attraverso gli occhi degli altri e del prof, ho riprovato la sottile ansia e il sottile piacere di dover produrre un risultato certo in tempi certissimi, dopo molto tempo di lavoro in solitudine ho rivissuto il confronto e il feedback. Leggere a voce alta davanti a dodici scrittori in formazione cambia la prospettiva di ciò che hai scritto e dà una nuova percezione dei punti in cui gli ingranaggi stridono.
“Se fai fatica a leggere tu quello che hai scritto, figurati i tuoi lettori”: commento ovvio? Provate a registrare la vostra prossima telefonata a un prospect o a un cliente, o la vostra prossima presentazione, poi riascoltatevi: l’unica cosa ovvia è che vi sentirete male.
Di questo si tratta, almeno per me: riscoprire la propria passione attraverso un miglioramento laterale – che può venire da un nuovo punto di vista o da una esperienza formativa nuova.
Speriamo, come sempre, che V+ sia il vostro alleato sul campo. E… scriveteci le vostre storie di stanchezza e cambiamento, la nostra narrazione è il vostro viaggio quotidiano.