VADO SUL SICURO (cosa insegna Pretty woman)
Succede che una sera, facendo zapping alla televisione, scopri che danno Pretty woman. Confessi a te stessa che, se non è la quindicesima volta che lo vedi, sarà la quattordicesima, eppure niente da fare: non cambi canale. Ti sistemi meglio sul divano, tiri la coperta al mento e sei pronta a ripassare quei dialoghi che conosci a memoria.
Un episodio talmente diffuso (ognuno col proprio film... o con Pretty woman?) che si direbbe poco interessante, se l’American University di Washington non lo avesse catalogato come fenomeno: si chiama “re-consumption”, “fruizione ripetuta”.
Le persone rivedono più volte lo stesso film non tanto per nostalgia, quanto per precise necessità psicologiche: il consumo reiterato di un’opera cinematografica è motivata dalla garanzia del risultato e dalla soddisfazione che, si è sicuri, si potrà trarre dalla visione.
La ricerca, realizzata dalla professoressa di marketing Cristel Russel e pubblicata sul Journal of consumer research, non riguarda solo i film: pare che il comportamento basato sul re-consumption interessi anche altri “prodotti”, come libri e località vacanziere (chi non è tornato allo stesso hotel o appartamento di mare per tot anni consecutivi?). Tutte attività legate al tempo libero, ma che possono avere degli interessanti risvolti economici: secondo la ricercatrice, comprendendo questo fenomeno, le imprese riusciranno a capire meglio i clienti, e di conseguenza a creare prodotti che saranno usati infinite volte.