La valigetta è ok... ma la valigia?
Giorgio Armani nel suo libro I cretini non sono mai eleganti scrive che: “… la valigia è intelligente proporzionalmente alla sicurezza di sé di chi la prepara. Chiunque sappia in che panni si trova a suo agio fa valigie perfette in 5 minuti”.
Quindi, se ogni volta che partite anche solo per pochi giorni – sia in vacanza che per lavoro – di minuti ve ne servono 45 o più, avete un problema. Ancora più grave se, dopo tutto il tempo speso, all’arrivo il risultato è che:
• vi mancano delle cose base;
• non avete le cose giuste da mettervi;
• soprattutto, il contenuto della valigia è una massa informe.
Fare i bagagli per certi aspetti è un’arte, ma farli essenziali e astuti, in modo da “viaggiare leggeri” e avere abiti senza una grinza all’arrivo, è una tecnica che si può imparare. Mettendo l’esperienza dei grandi viaggiatori e… dei maggiordomi. Ecco una sintesi delle astuzie più utili.
Prima cosa: una buona lista è per sempre
È sempre buona norma crearsi una lista delle cose da portare in viaggio, sia quelle “universalmente” utili (vedi una copia dei documenti) che quelle rilevanti per ognuno di noi (vedi le medicine e una copia delle prescrizioni). Che sia a mano o al computer, un bell’elenco da tenere impostato e spuntare via via che ci si prepara, ci renderà le cose più semplici e veloci, evitandoci clamorose dimenticanze e problemi.
La regola del doppio
La cosa più snervante è ricordarsi tutte le piccole fondamentali cose-base in tre aree: igiene, salute, tecnologia. A chi non è successo di avere dimenticato il caricatore del cellulare? (E quanti ne avete dovuti ricomprare…?) Il modo per facilitarsi la vita è uno: il raddoppio. Invece di cercare ogni volta le cose sparse per la casa, è meglio crearsi tre kit con i “doppioni” di tutto ciò che ci serve (per la parte beauty, ci sono ormai mini-confezioni di tutto – e anche i “campioncini” sono utilissimi!). Basterà reintegrare quanto usato appena tornati a casa, e rimettere tutto nel trolley dedicato ai viaggi: la prossima, il più sarà già fatto!
La valigia non è la copia in piccolo del nostro armadio
Si tende sempre a portare più cose di quanto realmente serva! Un buon primo trucchetto sta nel ragionare per colore, individuandone uno “guida”: tutto sarà in abbinamento e non ci trascineremo dietro indumenti inutili. Certo, mentre per gli uomini è più facile (vedi la classica sequenza di apertura del film Turista per caso, in cui il protagonista consiglia un abito grigio in quanto adatto a ogni situazione anche imprevista), per le donne la sola idea di lasciare a casa l’ultimo acquisto è devastante… ma anche il tubino… ma anche le scarpe col tacco 12… però anche quelle rosse, chissà…
Ci siamo quasi: la fase della selezione
Prima di iniziare la valigia, può essere utile mettere tutte le cose che avete pensato di portare, ben suddivise e piegate, sul letto. Guardatele bene. Rimettetene nell’armadio la metà. Poi appoggiate la valigia sul letto, apritela, e guardate le cose rimaste lì vicino alla valigia: di solito a colpo d’occhio è già più che piena, quindi… eliminate ancora qualcosa.
Bene: che le danze inizino!
Due trucchi fondamentali
Per sistemare tutto in modo che le cose non si muovano e spiegazzino:
• non lasciare buchi e zone vuote (ad esempio, arrotolare calzini e mutande e sistemarli nei colletti delle camicie per non farli schiacciare);
• livellare ogni strato, anche suddividendo le diverse tipologie di accessori e indumenti con un asciugamano o una velina tra uno strato e l’altro.
Sembra un lavoro? Diventerà un’abitudine che regalerà più tempo e più stile al “vero” lavoro!