Il tramezzino suona sempre due volte
All’inizio per me fu Tramezzino.it.
Era un periodo di tante riunioni e avevo anche concesso a un cliente di usare il mio ufficio per gli incontri col suo team a Milano. Risolto il problema delle sedie per tutti, ecco porsi il problema del pranzo: andare tutti al ristorante? Una perdita di soldi e di tempo. Andare a prendere panini? Dieci persone, dieci scelte con varianti; e poi, unto e briciole ovunque. Idea geniale: facciamoci consegnare delle pizze! Avete provato a mangiare dieci pizze in un ufficio? Delirio.
A questo punto, memore di un positivo assaggio in un evento, provo a ordinare online i tramezzini. Arriva un pacchetto carino ma gli omaccioni sembrano perplessi («Roba da donne»); poi viene spazzolato tutto, il capo esprime soddisfazione anche per il servizio e il costo contenuto, ed eccoci a posto per la logistica a venire.
Il trend del servizio
In pochi anni in tutta Italia si sono vorticosamente moltiplicati i servizi di consegna a domicilio, anche in orari serali e non solo limitati al cibo – anche se questo è forse il trend più veloce e visibile.
È un settore che vede molte start up, molte iniziative imprenditoriali giovani, in parte per l’indubbia istintiva familiarità col mondo tecnologico e delle app, fattore chiave di tutto. Ma anche per il “nuovo fiuto” verso la soddisfazione di bisogni semplici ma latenti, e finora di complessa organizzazione e consegna.
Partiamo dal cibo: oltre alle prime ondate di business generate dagli eventi (party, presentazioni…) e dalle consegne agli uffici in pausa pranzo, a esplodere è oggi la ristorazione a domicilio. A ordinare sono coppie e famiglie (magari solo perché si è rientrati tardi e c’è il frigo triste) e gruppi di amici, per esempio in occasione di una partita di calcio in tv o una maratona della serie preferita.
Lo scontrino medio infatti è di circa 30 euro, la consegna (in moto o in bici) è sotto i 5 e avviene mediamente in mezzora; e ti portano anche posate e tovaglioli. Insomma: una volta deciso cosa vuoi mangiare fai due tap sul tuo ipad e stop, non devi preparare o sporcare niente, vuoi mettere la comodità?
Soddisfare questa nuova richiesta di comodità (e convivialità) si è rivelata un’idea così vincente che ad esempio oggi a Milano centinaia i ristoranti aderiscono già alle consegne “digitali” a domicilio.
E l’unico rischio, paradossalmente, è la saturazione del mercato, visto il fulmineo moltiplicarsi delle aziende che offrono il servizio.
Il trend dei prodotti
Restando in ambito cibo, una conferma italica: il 44% degli ordini riguarda ancora la pizza!
A Milano però uno degli effetti Expo è anche quello dei nuovi cibi entrati nel menù delle abitudini: menù vegani e bio, hamburger “gourmet”, cucina regionale, cinese e giapponese (rispettivamente, l’8% e il 18% degli ordini per JustEat.it).
Ma non di solo cibo vive l’uomo: vuoi perché si va di fretta, vuoi perché cresce la popolazione anziana, sotto al Madonnina si segnala un altro trend, quello del “tutto a domicilio” che coinvolge artigiani e specialisti diversi nell’offerta di servizi finora disponibili solo in un tradizionale negozio. Lavanderia, sartoria, gommista, lavaggio auto, “trucco e parrucco”. Per dire: c’è chi gira la città con un furgone attrezzato per fare il bagno ai cani (Washingdogs) e chi con un furgone attrezzato per fare la manicure, anche in pausa pranzo nei cortili della aziende (Pinky Nails).
Secondo la Camera di Commercio, a inizio 2016 le imprese milanesi che si occupano di vendite a domicilio sono oltre 330, +18% rispetto a un anno fa e +37% in sei anni (più le 117 che si occupano di ristorazione take away).
Molti di questi nuovi “imprenditori digitali” vengono da esperienze di azienda; per qualcuno è stata una scelta, per altri un modo di reinventarsi.
In ogni caso, due i tratti comuni di questa nuova opportunità di mercato: l’intuizione di un bisogno latente, magari piccolo ma preciso e diffuso, e l’erogazione tecnologica della attività – senza il peso di uffici e transazioni tradizionali, ma con logistica e pagamenti tutti gestiti via app.
Vedi: JustEat, Deliveroo, Bacchetteforchette, Tramezzino.it, Glovo