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Chips di lusso: perché se ne parla ancora?
Il birrificio svedese St Eriks è diventato famoso alla fine dell'anno scorso per aver messo in vendita una confezione di patatine "di lusso", al costo di 50 euro, per un totale di cinque pezzi all'interno.
Sì, cinque.
Immagine: Dissapore
Molti profili social stanno riprendendo la "notizia" anche in questo momento, segno che il prodotto "gourmet" è rimasto impresso nella mente.
Ma perché?
Non è solo una questione di prezzo.
Siamo d'accordo che la maggioranza di noi non acquisterebbe mai le "patatine più esclusive del mondo", eppure sentiamo il bisogno di parlarne e di condividere.
Sono uno schiaffo alla povertà, ma restano un piccolo caso di studio.
- Prodotto comune, ingredienti speciali. Non sono solo patate: tra gli ingredienti ci sono infatti funghi giapponesi (della varietà "matsutake", una delle più pregiate), tartufo nero e alghe delle isole Faroe (nell'Atlantico).
- Lo zampino dello chef. La ricetta è stata creata da chef professionisti.
- Geometriche. Chi le ha comprate giura che siano perfettamente simmetriche.
- La confezione. Molto elegante, in cartone nero, la stessa che si riserverebbe a un vino, un liquore...
- Il motivo. Perché sono state create? I gestori del birrificio dichiarano che cercavano uno spuntino da abbinare alla loro birra. Erano alla ricerca della "coppia" perfetta (secondo alcuni siti, c'è anche una finalità benefica).
- Edizione limitata. I gestori del birrificio giurano di aver venduto un centinaio di confezioni solo la prima settimana dopo il lancio.
- Non è solo cibo. Un utente di Linkedin ha commentato così l'immagine delle famose patatine: "Vi state soffermando solo sul lato alimentare. Sbagliato. Cambiate punto di vista: è una trovata geniale di comunicazione". Un altro ha scritto solo tre lettere: "Usp". E la "selling proposition" è davvero unica, se si pensa che, in realtà, il birrifico non sta vendendo un prodotto, ma un "servizio percepito": qual è la reale utilità di queste patatine? Nessuna. Non sfamano. Ma vendono il valore dell'eccezionalità, valore che tira ancora, nel mercato. Poi c'è il fattore "passaparola", ovviamente: tutti adesso possono dire di conoscere questo artigianale - ma finora anonimo - birrificio svedese. Ma c'è di più: un concetto di vendita sicuramente da studiare: un progetto che, per come è stato concepito, nell'estetica e nell'idea, è efficace. Quasi geniale.