Il finto smartphone contro la dipendenza
Se picchiettare lo schermo dello smartphone o scorrerlo con le dita è diventato un tic nei momenti di noia, forse avete bisogno di questo “finto telefono” progettato per combattere la dipendenza: l’idea è di un designer austriaco, Klemens Schillinger. L’oggetto ha la forma e il peso di uno smartphone, e sulla superficie sono incastonate delle rotelle in finto marmo su cui far scivolare le dita per ripetere i gesti che ormai, per molti, sono così automatici da essere diventati compulsivi: lo scorrimento con il pollice o quello con pollice e indice per ingrandire le immagini… L’effetto dovrebbe essere calmante, e soprattutto dovrebbe vincere l’impulso a controllare le notifiche sui social o su Whatsapp.
Non è l’unico oggetto creato da Schillinger per curare la dipendenza da internet: c’è tutta una linea, chiamata #Offline, di cui fa parte anche una lampada che si accende solo quando l’utente chiude il telefono dentro un piccolo cassetto, liberandosi – si spera – della tentazione e apprestandosi a fare qualcos’altro…
Non è un caso: in questo articolo della Stampa Salute, in cui si descrivono i disturbi psicologici più diffusi oggi, si evidenziano quelli ossessivo-compulsivi, legati, cioè, alla ripetizione automatica di un gesto. Tra questi, ci sono quelli legati anche all'uso del telefonino: l'impulso irrefrenabile a "controllare" qualcosa (lo schermo, appunto, o la chiusura della porta di casa o della portiera dell'auto); oppure la sensazione di dover ripetere un'azione per essere tranquilli (di nuovo, il maneggiare, spesso a caso, lo smartphone). Tutto ciò causa ansia e paura.