"Stay hungry" dopo Steve Jobs
Resterà negli annali – anche per le decine di selfie – il discorso pronunciato dal CEO di Apple, Tim Cook, all’apertura dell’anno accademico della Bocconi. Forse non quanto l’immortale “Stay hungry, stay foolish” del suo predecessore Jobs – era il 2005, a Stanford – ma ugualmente ispiratore, almeno per tre aspetti. Cook infatti si è rivolto non solo agli studenti, ma anche agli imprenditori presenti, mettendo come primo punto all’ordine del giorno – dopo il “Buongiorno” in italiano – l’importanza del lavoro di squadra. In qualsiasi gruppo, anche in azienda, “possiamo essere migliori se lavoriamo insieme”, e Cook ha ricordato di come il DNA stesso di Apple sia composto da persone di lingua, religione e orientamenti diversi. “Accogliamo tutti. Semplicemente è la cosa giusta da fare, e lo sarà sempre”. Nonostante le differenze, ed ecco il secondo punto, quando lavoriamo esprimiamo dei valori, e dai valori viene il valore di un’azienda. “Se riuscite a infondere valore con il vostro lavoro, la vostra azienda lascerà un segno. Io ho trovato questo tipo di azienda in Apple, e ne sono grato, perché facciamo qualcosa di più utile del semplice profitto. Vogliamo fare il miglior lavoro della nostra vita, ed è questo il modo per identificare i nostri valori nei prodotti, prodotti rivoluzionari che permettono alle persone di realizzare cose che non hanno mai realizzato prima”. Terzo punto: “Spingete, andate oltre, portate più in là le frontiere. Potete fare business tenendo conto dei vostri valori, e così cambiare il mondo”. Insomma scegliere un buon proposito e trasformarlo, più che in un obbligo, in una opportunità. “Lasciate il mondo migliore di come l'avete trovato” è anche la frase che Robert Baden-Powell, fondatore del movimento mondiale dello scoutismo, ha scritto nel suo testamento.