Negli Usa il burnout sta diventando un problema serio
Dan Schawbel, su Quartz, parla di una situazione preoccupante: il burnout, sindrome da stress che sfocia in patologia, sta diventando un vero problema negli Usa, più della disoccupazione, che dal 2010 si è dimezzata (dati Bureau of Labor Statistics).
I lavoratori americani sono sovraccarichi e insoddisfatti. Lo studio (The Employee Burnout Crisis) condotto da Kronos Incorporated and Future Workplace ha scoperto che su oltre 600 responsabili delle Risorse umane di aziende con un numero di dipendenti che va da 100 a 2.500, il 95% ha ammesso che sì, gli effetti del burnout stanno sabotando la produttività, causando gli attriti più frequenti in ufficio e alzando i livelli di turnover.
Trovare una soluzione è una priorità.
Cosa fa impennare lo stress?
Per il 41%, un compenso "ingiusto" o non adeguato alle ore di lavoro; per il 32, un carico di lavoro irragionevole; per un altro 32, il lavoro oltre orario o troppi straordinari.
Ma i responsabili intervistati riconoscono anche un'organizzazione "povera" del management (30%), una scarsa motivazione verso gli obiettivi aziendali (29%), una cultura aziendale "negativa" (26%).
Anche la tecnologia, spesso obsoleta o insufficiente, grava sui lavoratori stressati (20%). D'altra parte, smartphone e dispositivi indossabili dilatano i tempi e ci si aspetta che i dipendenti rispondano alle chiamate a qualsiasi ora e in qualsiasi luogo.
Non esiste più il classico "9-17", dice Schawbel. Un lavoratore full-time copre almeno 47 ore settimanali (dati Gallup).
Più della metà dei dipendenti lascia inutilizzate le ferie assegnate, e pare che non ci sia tempo neanche per le pause durante la giornata e che la soluzione preferita sia mangiare alla scrivania.
"Molte aziende non comprendono quale impatto negativo abbia lo stress sui dipendenti" sottolinea Schawbel. Nell'indagine, il 67% dei responsabili pensa che i dipendenti abbiano una vita equilibrata; ma il 50% dei dipendenti non è d'accordo. Il 64% dei manager si aspetta di trovarli raggiungibili la sera, tempo di solito dedicato ad attività extra.
Gli americani, dunque, sono sempre più stressati, si ammalano più di frequente e cambiano più spesso lavoro per sfuggire alla pressione.
Conclude Schawbel: "Le aziende devono fare qualcosa contro la crisi da burnout. Adesso. Altrimenti, pagheranno un alto prezzo molto presto".