LA REGOLA DEL 98%
Il compito di una rivista di settore e di chi la dirige è quello di ispirare i lettori a guardare avanti, per andare oltre il quotidiano e domandarsi : “Come si evolverà il mio ruolo tra tre o cinque anni?”, “Esisterà ancora?”. O più brutalmente: “Sarò ancora indispensabile?”.
Chiunque operi nell’intermediazione corre il rischio di essere buttato fuori dal mercato se non dimostra con i fatti la sua ragione di esistere.
Fingere che tutto si calmerà è inutile: nel mondo economico è in atto una vera rivoluzione. Non siamo di fronte a nessuna vicenda “gattopardesca”.
Prima il teorema di Pareto 20/80 era il dogma da seguire per capire dove mettere l’attenzione. La rivoluzione digitale, invece, ha coniato la regola del 98%: piccole nicchie di piccoli mercati che sommate fanno un enorme mercato.
A chi non lo avesse fatto, consiglio di leggere il libro di Chris Anderson La coda lunga, che spiega molto bene come il web abbia travolto i modelli di business tradizionali.
Internet ha cambiato profondamente la vendita, e chi non ne ha risentito? Ricordate i bei negozi di Blockbuster? Aperti tutta la notte, pieni di film, popcorn e Coca Cola. Scaraventati fuori dal mercato. Se oggi dico alle mie figlie che per vedere un film devono uscire di casa e andarlo a noleggiare, mi guardano come fossi matto, e con il telecomando lo fanno apparire alla televisione.
Credo che, per chi ci legge da tempo, le opzioni ormai siano chiare: o rimanere attaccati a schemi di vendita superati, sperando che l’onda passi, o alzare la testa e cavalcarla, come i bravi surfisti insegnano. Navigare per... sbarcare il lunario o credere, come scrisse qualcuno, che venti e onde sono sempre dalla parte dei navigatori più abili. Diventare surfisti, surfisti della vendita.
Noi di V+, venditori e Vendimprenditori, dal primo numero prendiamo l’impegno di non scappare di fronte all’onda e di fare fatica per restare in piedi. A volte il rischio di andare sotto c’è, ma non è più forte della voglia di tornare sulla tavola, prendendo un respiro e un altro respiro ancora.
Buona lettura, allora.
Spero che troviate la vostra onda.