LA PAROLA A CHI CERCA
Intervista a Chloe Payer
Parliamo con Chloe Payer, General Manager Agent Co, il portale specializzato nelle opportunità di lavoro nel settore vendite, punto di incontro per quasi 1.800 aziende e 7.000 agenti di commercio.
Cosa si aspetta da un candidato e dal suo cv?
Due cose di base: che conosca l’azienda a cui si vuole candidare e che, oltre a un cv classico, sappia presentarsi con un messaggio diretto e motivante. Se la risposta è “fotocopiata” per invii a raffica, si sente!
Come si crea una impressione sul candidato?
Cerco di creare un’impressione generale e di intuire che tipo di persona è. Poi, nel caso di una figura di vendita è essenziale un contatto telefonico: per sentire come interagisce e parla il candidato.
Attenzione a non cambiare troppo spesso settore. Vedo agenti che passano dal food alla cosmesi, poi industria e altro: non molto convincente come profilo…
Su quali elementi di forza dovrebbe puntare un commerciale – junior o senior – rispetto a un candidato “normale”?
A parte l’esperienza, direi la preparazione psicologica alla vendita, caratterizzata dall’empatia con l’interlocutore. Oggi non servono “bravi venditori” ma anche preparazione e conoscenza tecnica – in funzione del settore. Sono positive anche le skill sociali e organizzative.
Quali figure sono le più cercate?
Nel mio settore, agenti con portafoglio clienti e 10 anni di esperienza, molto trasversale sui settori di attività. (In tempi difficili l’azienda punta molto ai clienti dell’agente, spesso plurimandatario.)
Che riscontro c’è sul web?
E’ un mezzo con grandi potenzialità di sviluppo, che molte aziende stanno iniziando a usare.
Insomma: come dovrebbe vendersi un venditore?
La prima cosa? Mai essere overpromising, mai dire che hai 150 clienti attivi se il giro “vero” sono 10 conoscenze. Poi: essere concreto, proporre una collaborazione condividendo i propri obiettivi (meglio evitare il “mi va bene qualunque cosa”…e lo dicono, lo dicono!). Ancora: cercare di avere una specializzazione in settori attinenti e conoscere bene il suo mercato di referenza.
Un appello: non abbiate paura dell’azienda! L’azienda cerca un partner di sviluppo che sappia convincerla, non un impiegato che dirà sempre di sì!