Apre un negozio "per sole donne". Ma siamo pronti a parlare di mestruazioni?
Il negozio si chiama "The Period Shop", dove "period" sta non per un "periodo" qualsiasi, ma per il periodo, quello delle mestruazioni.
Il punto vendita (temporaneo) è rimasto aperto dal 13 al 15 maggio a New York ed è stato firmato dal brand "U by Kotex".
La campagna si è ispirata a un post su Tumblr di una studentessa, Sarah, che si è chiesta perché esistano negozi specializzati per qualsiasi cosa tranne che per il ciclo.
Inutile dire che ogni prodotto in vendita era dedicato proprio alle mestruazioni: assorbenti con confezioni dal design creativo, completi intimi, cioccolatini, gelati (per i cali di zucchero e la carenza di affetto), tisane, cosmetici per sentirsi più belle. Chi voleva poteva anche farsi la manicure o prenotare un massaggio.
L'iniziativa proseguirà con altri progetti sotto l'hashtag #periodprojects.
Non è tutto oro... Il progetto ha attirato l'attenzione delle clienti e delle testate di tutto il mondo, ma molti giornali italiani non hanno superato l'"imbarazzo" della cosa e i titoli ne sono la prova: "Il negozio per chi ha le sue cose", "Donne, fate shopping in quei giorni lì". Eccetera. Dire "mestruazioni" non solo è difficile, pare proprio che per chi fa comunicazione non suoni bene.
Sarà per questo che la campagna di intimo Thinx (con arance aperte e rossi d'uovo) ha fatto così scalpore e se ne sta discutendo l'esposizione sempre a New York ma in metropolitana? (Thinx ha anche un obiettivo benefico, ma pare importare poco).
La scorsa settimana, l'Internazionale ha avuto più coraggio e ha dedicato la copertina a un fenomeno che esiste dalla notte dei tempi e che rimane un tabù. Tanto che l'autore dell'articolo ha pensato di inserire, tra i costi reali degli assorbenti (ancora considerati un bene non necessario) e la situazione di milioni di ragazze africane, anche un box intitolato "Mestruazioni: come funzionano". Qualcuno potrebbe avere ancora dei dubbi...