Pensare (e vendere) come Leonardo
DIVENTARE UN GENIO? SÌ PUÒ, RICORDANDO CHE SENZA INCERTEZZA NON C’È CREATIVITÀ. UNA SOLUZIONE AL CAOS MODERNO DA MICHAEL GELB, AUTORITÀ DEL PENSIERO CREATIVO
V+ INTERVISTA MICHAEL GELB, OSPITE ECCEZIONALE DEL FORUM DELLE ECCELLENZE 2014
Perché un venditore deve “imparare a imparare”?
Sembra ovvio, ma l’apprendimento continuo fornisce un vantaggio competitivo importante. Capire come si modificano prodotti e servizi (perché di questo stiamo parlando) è essenziale, e lo è ancora di più quando le conoscenze riguardano le persone. Il venditore deve, sempre di più, diventare un esperto di persone e di relazioni.
Chi è il “genio”?
Il genio è colui che, in un contesto universale, cambia il modo in cui pensiamo e vediamo noi stessi e il nostro mondo. Leonardo da Vinci, per esempio, cambiò il concetto di potenziale umano.
Da Vinci è il protagonista del suo libro Pensare come Leonardo, ed è generalmente riconosciuto come genio. Può dirci tre qualità che Leonardo aveva e che possono tornare utili anche oggi?
Sicuramente la curiosità, la capacità di pensare in modo indipendente e… il senso dell’umorismo!
Un altro grande innovatore nella storia è stato Thomas Edison, il famoso inventore americano: che cosa imparare da lui?
Edison è un modello fondamentale per chiunque sia interessato ad applicare la creatività al business. Se ci pensiamo, inventò un modo per illuminare – letteralmente ma non solo – il mondo, ma anche il fonografo (uno dei primi strumenti che registrava e riproduceva i suoni, ndr) e la cinepresa. In realtà, la sua più grande invenzione, che racchiude tutte queste, fu il suo processo di innovazione sistematica.
Che cos’è, secondo lei, la creatività oggi? E come si traduce in vendite?
La creatività è l’abilità di generare idee utili. Di conseguenza, l’innovazione – quella vera – è la capacità di applicare le idee per creare valore in un modo nuovo.
Perché se usiamo il cervello nel modo giusto, siamo più produttivi? Ci fa un esempio?
Lo psicologo Abraham Maslow disse: “La persona che pensa di avere un martello vede ogni problema come un chiodo”. Quando affrontiamo un problema creativo, per risolverlo dobbiamo avere un set completo di strumenti. Se sappiamo come definire un problema, possiamo generare nuove idee e dar loro il giusto valore e significato. Capiremmo anche come metterle in pratica e saremo più produttivi. Purtroppo la maggioranza delle persone non sa come “passare” da uno strumento all’altro.
Come gestisce il cervello umano il cambiamento e la confusione? Come aiutarlo in questo processo?
Leonardo lo capì molto bene: senza confusione e incertezza, non c’è creatività. Quando diventiamo consapevoli del processo che segue la creatività, siamo più abili nel comprendere le cose che non conosciamo.
Che cosa suggerirebbe ai manager e ai direttori commerciali che vogliono migliorare la creatività, il talento e la produttività dei loro collaboratori?
Di avere come obiettivi prioritari l’allenamento nel pensiero creativo e la guida del processo creativo, con tutti i professionisti con cui lavorano.
Questi sono tutti argomenti sui quali si focalizzerà al Forum delle Eccellenze 2014: in che modo?
Condividerò i princìpi e le pratiche del “genio” con un metodo che tutti possano applicare.