Natale 2019, inevitabili bilanci e propositi (aiuto!)
Rieccoci: piramidi di panettoni al super e, per noi, il solito supercarico di urgenze come indizio del prossimo Natale.
Un giorno dovremo fare un’inchiesta fra le aziende, domanda chiave: “Ma com’è che OGNI anno sembrate colti da furore e sorpresa scoprendo che a fine dicembre ci sono le feste?”
Era un classico quando lavoravo in agenzia: pensavi di averla ormai sfangata e, zac!, intorno al 20 dicembre ecco il cliente che chiama disperato perché “non abbiamo l’annuncio di auguri!!!” (per il pubblico, per la rete…). Il personale record fu: richiesta il 22; presentazione di 4 creatività, finalizzazione della proposta ok e invio materiali approvati alle testate entro il 23 notte; uscite sui quotidiani il 24. Delirio.
Ecco uno dei casi in cui, quando sento che “voi freelance potete lavorare quando volete e potresti farlo da un chiringuito ai Tropici”, mi sale la viulenza…
Tutto ciò per dire che insomma un altro anno è passato e molte cose non sono cambiate, anche se tutti parlano di cambiamento. O forse siamo ancora in fase di accettazione della necessità di cambiare, o di elaborazione della strategia di cambiamento: e nella pratica lo facciamo (ancora) troppo lentamente.
Forse la vera cosa su cui dovremmo iniziare a lavorare è la inscindibilità di strategia e execution (sorry, ma “esecuzione” gnà faccio a dirlo). Forse sta qui il tutto. Che si tratti di cambiare lavoro, migliorare il proprio, affinare una competenza o introdurre un nuovo processo, tutto sta nel non fermarsi alla buona intenzione, o alla visione: senza fatti, senza il primo di una sequenza ben meditata di passi, il miglior proposito non solo non si attua, ma anzi restando tale genererà frustrazione – che nel senso del business può significare rallentare un percorso, o mancare occasioni.
È un po’ con questa consapevolezza che, ad esempio, abbiamo iniziato a parlare dei vantaggi di Customer Experience e centricità del cliente a Pmi e reti: non rullar di tamburi e massimi sistemi, ma le indispensabili basi teoriche tradotte in piccoli passi molto molto pratici, in modo che il cambiamento sia applicabile e applicato dal primo giorno quasi con ovvietà.
In fondo, l’essere pragmatici è stato da sempre il tratto distintivo di V+, fin da quando, ormai 60 (sessanta!) numero fa debuttò, primo magazine tutto dedicato ai commerciali in Italia, come “Vendere di più”.
Ecco, il nostro buon proposito per il 2020 potrebbe essere sorprendentemente questo: non cambiare.
Ovviamente farò il bastian contrario e vi prometto: già a gennaio avremo succose news!
E voi, che progetti, propositi, sogni, suggerimenti avete?
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