La sposa e la fiorista: favola e realtà, tra sconti e visibilità
Sembra il titolo di una favola, ma è una barzelletta: una fiorista ha condiviso sulla community di #imgur lo scambio di messaggi con una cliente.
Premessa: la cliente invia alla commerciante l'immagine di un tavolo apprecchiato per un matrimonio, domandandole se possa realizzzare una cosa simile. La fiorista risponde sì, volentieri, e rende subito noto il prezzo. "Perché così tanto?" si lamenta la cliente: ha tanti tavoli e spenderebbe troppo. La fiorista spiega che prepara le composizioni a mano e che, dalla foto che ha ricevuto, la quantità di fiori è grande; si potrebbero scegliere, magari, dei fiori meno costosi, sarebbe felice di consigliarla. Tenga conto che sarebbe una ottantina di ore di lavoro... "Ma non potresti comprarli all'ingrosso e farmi pagare quel prezzo?" Ebbene sì, la cliente sta domandando alla fiorista di non metterle in scontrino le 80 ore. "Sai, spendo già 10 mila dollari per tutto il resto".
La fiorista non può che ricordarle che non lavora gratis e che può mandarla da un altro negozio.
Un classico esempio di come:
1. il lavoro (inteso come ore spese e impegno speso) spesso non abbia valore agli occhi di chi compra;
2. non si possa pagare un professionista in "visibilità" (dai, fammi i fiori gratis, ti faccio pubblicità);
3. il prezzo deve riflettere il talento che metti a disposizione, non il budget del cliente.
(fonte: @boredpanda)