Felicità al lavoro: il Manifesto
Il Sole 24 Ore ha rilanciato, nei giorni scorsi, un "manifesto" in 25 punti scritto e diffuso dalla società Woohoo. Famosa per aver individuato la sua "missione" nell'equazione felicità = risultati, Woohoo mette a disposizione sul suo sito questo e altri poster scaricabili e stampabili gratuitamente, per tenersi sempre motivati.
Abbiamo tradotto per i lettori di V+ quest'ultimo manifesto per due motivi: primo perché parlare di felicità al lavoro può sembrare filosofico e fine a se stesso, ma è il fulcro di tutti i discorsi sulla motivazione, il lavoro di gruppo, il management; secondo perché i 25 punti sono sviluppati in modo realistico e "logico". Da ogni punto dipende il successivo, come in un ragionamento ben fatto, e il ragionamento, come si dice, non fa una piega. Davvero la felicità al lavoro è alla portata di chiunque abbia il coraggio di porsela come obiettivo.
1. Scelgo di essere felice al lavoro
Mi rifiuto di fare qualsiasi lavoro che non mi renda felice. Voglio essere fiero di parlare agli altri del lavoro che faccio e delle persone con cui lavoro. Aspetto allo stesso modo il venerdì pomeriggio e il lunedì mattina. Questa scelta non mi renderà "magicamente" felice, ma è un inizio.
2. Posso essere felice al lavoro
Chiunque può: è una scelta.
3. La mia felicità al lavoro è una mia responsabilità
Anche se il mio capo, i miei colleghi, i miei dipendenti e il mio luogo di lavoro possono rendermi infelice, la responsabilità ultima è mia e solo mia.
4. Sapere cosa mi rende felice o infelice è una mia responsabilità
Sapere è il primo passo: se non lo so io, chi altro può?
5. Farlo sapere agli altri è una mia responsabilità
Non spetta al mio capo, ai miei colleghi o ai miei dipendenti leggermi la mente e scoprire cosa mi rende felice: sta a me informarli.
6. Qualcosa succederà quando farò qualcosa
Fino a quando resterò "seduto" ad aspettare che gli altri facciano qualcosa, non succederà niente.
7. La mia felicità al lavoro condiziona la mia felicità fuori dal lavoro
È difficile scrollarsi di dosso una brutta giornata, quando si torna a casa, ma una buona giornata mi darà le energie per dei momenti felici a casa; una buona settimana me le darà per un ottimo weekend.
8. La mia felicità al lavoro condiziona la mia salute
Essere infelice o stressato al lavoro può farmi ammalare, causarmi depressione, addirittura uccidermi. Al contrario, essere felice al lavoro mi renderà fisicamente e psicologicamente più forte.
9. Se trascorrerò la maggior parte del mio tempo al lavoro, voglio che quel tempo conti
Potrò passare più tempo al lavoro che con la mia famiglia o i miei amici: farò il possibile per rendere quel tempo piacevole e significativo.
10. Va bene avere delle brutte giornate al lavoro
Non posso essere felice tutto il giorno, tutti i giorni. Va bene avere una brutta giornata al lavoro; non va bene quando una giornata si trasforma in settimane, mesi o anni.
11. Lavoro meglio quando sono felice
Quando sono felice, sono motivato, coinvolto, più creativo, più produttivo.
12. Non sarò mai "troppo felice"
Non importa quanto io sia felice: un po' di più non farà mai male.
13. La mia felicità al lavoro dipende anche dal tempo che non trascorro al lavoro
Le vacanze, i weekend mi danno il tempo di rilassarmi e riflettere. Mi regalano nuove idee e nuovi input. Una vita fatta solo di lavoro mi rende meno felice.
14. La felicità al lavoro è diversa per ciascuno
Il lavoro dei sogni di uno può essere un inferno per qualcun altro. Le cose che mi rendono felice al lavoro possono trasformarsi in un'esperienza terribile per le altre persone.
15. La felicità al lavoro è qualcosa che creo adesso
Non il mese prossimo, il prossimo trimestre o il prossimo anno. Sono felice adesso... o mai.
16. La felicità al lavoro non deriva dall'assenza di cose negative
Persone sgradevoli, troppo carico, clienti esigenti, stress, scadenze, noie... ci sono in tutti i posti di lavoro. Mi impegnerò per ridurre questi inconvenienti, ma non aspetterò di essere felice. Se aspetterò di esserlo quando tutte queste negatività saranno spartite, non lo sarò mai.
17. La felicità al lavoro è contagiosa: farò da "portatore"
Le persone felici rendono gli altri felici. Influenzerò gli altri. Perché anche l'infelicità è contagiosa, e non voglio essere portatore di quest'altro virus.
18. Il modo migliore per essere felice al lavoro è rendere felici gli altri
Non ha senso cercare di rendere felice solo me stesso. Poiché la felicità è contagiosa, la perderò velocemente se sarò l'unico a essere felice.
19. Mi prenderò del tempo per rendere felici gli altri
Rendere felice me stesso e felici gli altri è tempo speso bene, perché la felicità è produttiva. E sarò felice di prendermi questo tempo.
20. Migliorerò il mio lavoro o lo lascerò
Se non c'è nessun modo per essere felice durante il mio attuale lavoro, lo lascerò, Certo, fa paura. Ma non è più spaventoso lavorare tutti i giorni sentendosi depressi, demotivati, cinici, stressati e indifesi?
21. La felicità al lavoro non è una scienza così complessa
I passi che posso fare per essere felice al lavoro sono semplici da individuare e attuabili in ogni posto di lavoro: consapevolezza; atteggiamento positivo; apprendimento e crescita; decisioni condivise; apertura mentale.
22. Sarò disponibile io per primo
Se sento che gli altri non mi apprezzano, comincerò ad apprezzare io stesso. Se gli altri non ascoltano, ascolterò io. Darò il buon esempio, io per primo.
23. Uno stipendio più alto non mi renderà più felice
Non c'è niente di male ad aspirare a guadagni più alti. Solo che non farò dipendere la mia felicità dallo stipendio.
24. L'autorità, lo status symbol, un ufficio più grande non mi renderanno più felice
Mi faranno sentire più felice sul momento, ma il "brivido" sparirà velocemente e non migliorerà le situazioni o i sentimenti negativi.
25. La felicità al lavoro nasce da ciò che io e te facciamo qui e ora
Coinvolgerò altri e lo farò ora.