Mondo V+


Maria Bietolini Maria Bietolini

Dal volume N° 46

Nessuno vende

È strano il mondo Sales: per chi sta fuori, sono tutti più o meno uguali – insomma o sei uno che vende, o sei tutti gli altri. Poi in questo mondo ci entri, e ogni giorno scopri una cosa diversa, e ogni volta che pensi di avere inquadrato la situazione, scopri che (stop!, rewind) c’è sempre un altro mare dietro l’orizzonte.

Quando iniziai a lavorare in un’agenzia di pubblicità, i materiali di comunicazione per la forza vendita erano i primi su cui scontrarsi per fare esperienza: perché è vero che i budget erano più piccoli rispetto alle campagne tv, però il lavoro era molto variegato e complesso, quindi era una bella scuola. Cataloghi, brochure, convention, pagine sulle riviste di settore, materiali POP, incentive, concorsi… E tutto veniva curato e valutato come le campagne “vere”, perché per le aziende questo era il lavoro meno visibile ma più importante. Solo quando eri “degno”, potevi passare a confrontarti con qualche micro campagnetta consumer (anche rimpiangendo i “beati tempi” del Sales).
Anni dopo, questa esperienza fu utilissima per capire rattamente le dinamiche di una grande banca fondata su una Rete: cerchio dopo cerchio, ho sempre saputo di avere un secondo pubblico, quello dei promotori, ed ero consapevole della sua importanza.

Tutto ciò per dire che quando vedo (ahimè quotidianamente, in redazione e da tanti post e gruppi sui social) che tanti commerciali non vogliono essere definiti venditori – anzi, non sia mai!, apparentemente nessuno vende per professione… Ecco, io mi domando se questa perdurante immagine un po’ negativa non dipenda un po’ anche dal fatto che in Italia manchi ancora una vera cultura della professione. Anche se le aziende investono in selezione e formazione, forse manca ancora “quel qualcosa” che consenta ai professionisti sales di sentirsi, e sentirsi considerati, Professionisti con P maiuscola.

In passato V+ ha dedicato numeri alla questione “venditore: orgoglio o pregiudizio?”. E non a caso abbiamo voluto sottolineare che la V di vendita è anche e soprattutto la V di Valore (con la maiuscola).
In questo nuovo numero iniziamo a esplorare nuovi aspetti di questo Valore professionale, che sembra sotto attacco da nuovi modelli e tecnologie, ma invece può fare la differenza come mai prima. Perché il cliente oggi si aspetta tutto con le maiuscole: ma è sempre il signor Mario.
Servono nuovi strumenti per crescere. Noi ci mettiamo la V.