Stai lavorando... "in buona fede"?
Descrivete con una parola il lavoro del venditore.
Il trainer inglese Sean McPheat ha scelto: “esperto”. Scontato? Mmm…
Il consumatore è super informato, super indipendente, super sospettoso. Sa più di noi, e a volte ha un’infarinatura di base che gli basta per “arrangiarsi”.
Un venditore, invece, non può avere un’infarinatura di base. I latini dicevano che un professionista (e prima un cittadino) deve sempre agire “bona fide”, letteralmente “in buona fede”, che ha un valore morale, ma contiene anche la convinzione di agire in maniera corretta, non per il timore di essere puniti in caso di errore, ma per la consapevolezza di fare ciò che è giusto.
Se il tuo lavoro di venditore o di manager ti chiede centinaia, migliaia di ore di preparazione, se ti chiede di essere un consulente, uno specialista, un “consigliere”, un “esperto”, lo devi diventare al di là che, se non lo facessi, potresti essere licenziato, ma perché è la cosa giusta da fare.