Gli utenti odiano ancora gli adv online
Nel 2004, Nielsen Norman Group usciva con un’indagine intitolata The Most Hated Advertising Techniques, e quindi un’analisi delle tecniche di pubblicità più odiate dai clienti che navigano sul web: tra tutte, i pop-up, i siti che si caricano lentamente, l’impossibilità, spesso, di chiudere le finestre che si aprono a tradimento, la loro posizione, che copre i contenuti che si vogliono leggere… e molto altro ancora.
La stessa ricerca è stata realizzata quest’anno e stupisce (ma forse anche no) che, dopo più di un decennio, le risposte degli intervistati (circa 450 utenti) siano le stesse: i più mal tollerati restano i pop-up e i video promozionali per esempio su Youtube.
Nessun tipo di adv, comunque, è “apprezzato”: gli utenti ne farebbero volentieri a meno. Se proprio devono sopportarne qualcuno, meglio che siano a lato della schermata, in forma di colonna, o link alla fine dei contenuti.
Se potessero, i frequentatori del web abolirebbero le pubblicità che compaiono in alto ai siti e che impediscono di leggere, ma non piacciono neanche gli articoli inframezzati da contenuti sponsored.
L’ideale rimane quello di trovare un giusto equilibro tra buona esperienza dell’esperienza utente e introiti: ma non è ancora stato trovato.