Domande mirate, risposte oneste: mini sessione per autoguidarsi verso il miglioramento
PORSI LE DOMANDE GIUSTE È IL PRIMO PASSO
PER SCHIARIRSI LE IDEE E CRESCERE.
Da un po’ di anni, precisamente dal 12 febbraio 2017, ho preso l’abitudine di alzarmi alle 6 di mattina. Un escamotage per avere un po’ di tempo libero di qualità da dedicare a me stesso, un momento di palestra mentale. Per darmi una motivazione ho iniziato a scrivere una “specie” di newsletter in cui condivido estratti di libri e articoli letti e riflessioni personali su temi di crescita personale e management. Ne è uscito un messaggio mattutino da leggere in pochi secondi che ho chiamato The 6am Review. Oggi ha oltre 1.600 iscritti.
In un recente sondaggio ho constatato che non tutti i lettori della 6am sono allodole, ma sono in tanti a condividerla e anche a interagire (ognuno coi suoi orari e pause caffè), di fatto contribuendo con pareri e stimoli al progetto.
La cosa bella di questo progetto è che mi permette di interagire e confrontarmi con una platea di persone davvero interessanti, ricevendo pareri e stimoli che diventano a loro volta spunti per nuove 6am.
Di recente ho pensato di riunire una serie di considerazioni su un tema molto caldo e ricercato, lo definirei con questa semplice domanda: come migliorare? Ho quindi proposto una sorta di breve percorso personale, in tre micro sessioni da fare in compagnia di sé stessi.
Il metodo: domande mirate, risposte oneste
Volete sperimentare su voi stessi una sessione di coaching fa-da-te?
Ecco un po’ di domande utili per auto-guidarvi nella definizione di obiettivi chiari, ragionati e (si spera) raggiungibili.
Sono tratte dalla mia esperienza lavorativa e associativa.
Le suddivido in tre parti: consiglio di seguirne l’ordine, ma non indispensabile.
Prima di iniziare, un altro suggerimento non richiesto: scrivete le risposte, risponderle mentalmente non è la stessa cosa!
Parte 1: Cosa voglio? (Pensate all’obiettivo che avete in testa)
● Cosa voglio che succeda che non sta accadendo ora?
● In cosa vorrei essere diverso?
● Come sarò e mi sentirò quando lo raggiungerò?
● Cosa rende questo obiettivo importante per me? E perché adesso?
● Quando raggiungerò il mio obiettivo?
Dopo una serie di domande per chiarire meglio cosa si vuole raggiungere, si passa a qualche domanda tattica per analizzare il presente.
Parte 2: Dove sono? (Pensate a cosa state o non state facendo)
● Che cosa ho fatto finora per questo obiettivo – con quali risultati?
● Se finora non ho fatto nulla, cosa mi impedisce?
● Chi o cosa può aiutarmi?
Adesso che si sono chiariti i punti su cui lavorare per raggiungere l’obiettivo, si passa alle domande utili a concretizzare il futuro.
Parte 3: Primi passi
● Cosa scelgo di fare come primo step?
● Quando lo farò?
● Di quale supporto ho bisogno e a chi lo chiederò?
● Cosa potrebbe andare storto?
● Come posso aumentare le possibilità di raggiungere con successo il mio obiettivo?
> Questo articolo è comparso originariamente sul numero 74 di V+: puoi scaricarlo, per intero e gratis, qui. Per ricevere i prossimi numeri, iscriviti alla newsletter di V+ qui