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Valeria Tonella Valeria Tonella

La Barbie non seduce più: perché?

 

Il 2015 verrà ricordato, tra le altre cose, anche come l'anno che sancisce la crisi delle vendite della bambola più famosa del mondo. La Mattel, infatti, ha reso noti dei dati molto deludenti sul fronte commerciale della Barbie: una perdita di valore del 12% in Borsa; discesa dell'utile netto del 56%, nell'ultimo trimestre del 2014, e dei ricavi del 6%.

Considerata la "più bella d'America", stigmatizzata perché simbolo di un canone di bellezza irreale, giocattolo cult per tutte le generazioni, la bionda Barbie (nata nel 1959 da una idea dei coniugi Elliot e Ruth Handler e conosciuta con il nome completo di Barbara Stefania Roberts) ha vissuto negli anni diverse trasformazioni, con l'aumento dei membri della sua "famiglia" (da Ken a Shelly alle varie amiche) e dei prodotti appartenenti alla linea "Barbie Mattel" (libri, versioni speciali della bambola in porcellana o dedicate a film famosi).

Ma qualcosa non va. Il mito ha perso il suo fascino.

Gli esperti hanno individuato più cause.

Alla fine ci si arriva a chiedere: chi è veramente la Barbie? Come in questo video: https://youtu.be/mib0kxkLM7g

Cosa c'è di sbagliato nell'offrire tanti prodotti diversi? Forse nulla. Forse, però, disorientare il cliente con prodotti che allontanano troppo dall'immagine originale del brand - e che avvicinano ad altri prodott, in questo la Bratz o le Winx - vuol dire strafare. E le vendite lo dimostrano.

Risale al 2004 una stima che fa pensare: su eBay una Barbie originale degli anni Cinquanta viene venduta a più di 3 mila dollari.

Riuscirà la bionda ragazza ha ritrovare il suo valore?