Aveva ragione Giulietta
Venditore, agente, rappresentante, consulente, promoter, account, sales account, sales promoter, sales specialist… mai nessuna professione è stata nominata con così tanti job title.
Gli stessi venditori oggi sono confusi: qual è la definizione più appropriata per dare la giusta connotazione al proprio lavoro, senza che il cliente sia colto da forti pregiudizi?
L’intento iniziale degli esperti di marketing e di neuroscienze era quello di accrescere la consapevolezza del ruolo del venditore e della sua immagine agli occhi dei potenziali clienti, facendo passare inconsciamente, attraverso una parola che evocasse sensazioni positive, l’idea che “Io non vendo nulla, faccio consulenza…”.
Ma è il nome che identifica un professionista o è lo stile e l’approccio con cui svolge il suo lavoro che lo qualificano?
Sarà capitato a tutti noi di chiedere “Di cosa ti occupi?” a qualcuno che non si conosceva. Alla sua risposta “Sono il Senior Sales Consultant di XXX”, noi abbiamo replicato “Ho capito… fai il venditore, giusto?”.
Se bastasse una parola ad accrescere il valore delle cose, potremmo chiamare resort un villaggio vacanze, antico un oggetto vecchio, attico una mansarda con balcone... anche se sono convinto che tutti noi ne comprenderemmo bene la differenza.
La scelta del job title, a mio avviso, dipende da molti fattori, primo fra tutti il tipo di azienda e il suo settore di appartenenza, anche se alla fine sono d’accordo con Shakespeare quando, nella sua tragedia più famosa, fece pronunciare a Giulietta questa frase: “Cosa c’è in un nome? Ciò che chiamiamo con il nome rosa anche con un altro nome conserverebbe sempre il suo profumo”.
Parole sagge!