Pillole
"Voglio quel profumo, voglio la follia": lo spot Kenzo per scatenarsi
"Voglio quel profumo, perché voglio la follia". Forse era proprio questo l'effetto che voleva ottenere Kenzo, brand francese, con il lancio di una nuova fragranza e di un video promozionale che rompesse gli schemi (regia di Spike Jonze, titolo del video "The mutant brain")
- La protagonista (attrice, ma con doti di ballerina) abbandona una noiosa cena in abito da sera per scatenare tutto quello che ha represso dagli antipasti al dolce: noia, finti sorrisi, voglia di divertirsi. Esce dalla sala e inizia una danza animalesca, quasi tribale, con un misto di passi di balletto classico, hip hop, mosse sconclusionate, linguacce, passi sconnessi. Si libera: è libera. E decisamente folle, nella sua apparenza di sexy ma brava ragazza.
- Dalle scene di donne che rincorrono uomini (nelle celebri pubblicità Axe), dalle coppie patinate sui tetti, dai ricevimenti diamantati... al messaggio che sì, puoi essere bella e sexy ma nel modo che vuoi tu, con il ritmo che scegli e gli atteggiamenti che preferisci, anche in un salone di cristalli. Non devi attirare nessuno, con il tuo profumo, devi essere solo quello che ti senti.
- Niente eleganza all'eccesso tipica degli spot di prodotto: nessuna donna dall'acconciatura perfetta o dal make up scintillante. La ragazza arriva alla fine dello spot spettinata e sudata e la cosa piace molto: come una corsa nel parco, liberatoria, o... una notte di sesso?
- La ragazza non ammicca, non seduce: "sputa fuori", schemi non suoi e frustrazione. Ed è questa la "follia" di cui parla una utente commentando il video su Youtube.
- C'è chi ha anche commentato: "Ma che c'entra con un profumo?". "Bello... e quindi?". Sì, non è la tradizione; eppure se ne parla e sarà ricordato. Forse è finita l'epoca dei profumi che vogliono farti sentire attraente, ed è iniziata quella dei profumi che vogliono farti sentire una rock star. Insomma, un contributo, minimo certo, all'autostima. What's the problem?