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Capi pessimi, mondi senza email, lavori (quasi) perfetti

Possiamo avere “cattivi capi” di tanti tipi: ci sono quelli che urlano, quelli che non decidono mai, così hanno poi qualcun altro a cui dare la colpa, quelli che non sanno perché si trovano lì, quelli che, comunque, ti insegnano qualcosa. Anzi, tutti i “cattivi capi” ti insegnano qualcosa.

L’autrice: Docente di Comunicazione digitale all’Università di Padova, lavora come Chief Marketing Officer a Milano, dove vive
Il libro in pillole: “I cattivi esempi sono utili, i cattivi maestri pure”.
Il pessimo capo, Domitilla Ferrari, Longanesi

Immagina che agli uffici della Casa Bianca un virus faccia saltare la rete informatica. Per sei settimane. E che, per sei settimane, gli esperti consiglino di non usare le email, per motivi di sicurezza. Cosa faresti? Perché non è così improbabile che accada, e anzi… è successo davvero.

L’autore: docente alla Georgetown University, ha scritto anche Minimalismo digitale
Il libro in pillole: “E se le email non facilitassero il lavoro, e avesse portato, negli ultimi due decenni, a una minore produttività?”
Un mondo senza email, Cal Newport, Roi Edizioni

Una giovane donna lascia il lavoro a causa di un esaurimento nervoso, e per sopravvivere, decide di accettare solo impieghi part-time, con mansioni semplici, ripetitive, che non richiedano troppo impegno né relazioni con i colleghi. Si ritrova a guardare le videoregistrazioni di uno scrittore sotto sorveglianza, a scrivere annunci, ad appendere poster. Un libro scorrevole, assurdo al punto giusto, che tocca temi importanti.

L’autrice: scrittrice giapponese, vincitrice di molti premi
Il libro in pillole: “Chiunque tu sia, c'è la possibilità che tu voglia scappare da un lavoro in cui un tempo avevi creduto, che ti allontani dal percorso su cui ti trovi”.
Un lavoro perfetto, Tsumura Kikuko, Marsilio