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Di pancia o a cuor leggero: come prendere decisioni

 

Perché si dice “prendere una decisione”? Prenderla nel senso di afferrarla, come si fa con una cosa che desideriamo avere in modo speciale, altrimenti non faremmo neanche fatica.
Purtroppo la tendenza è lasciare che siano gli eventi a decidere per noi. Restiamo fermi, sperando che la situazioni si sistemi e che noi siamo abbastanza fortunati da guadagnarci.
Ma il significato di “prendere una decisione” non è questo, bensì quello letterale dell’espressione che usiamo: prendere, appunto, quindi andare verso quello che vogliamo per ottenerlo.
Come si fa? Meglio decidere di pancia, a cuor leggero o ragionandosi su? Funziona di più l’istinto, in questi casi, o la pianificazione?

  1.  Varie ricerche dimostrano che il “lusso” di prendere decisioni di pancia è meglio che lo abbiano solo le persone che prima si siano almeno informate un po’. Non è un controsenso, se pensate che tutte le decisioni, o quelle più importanti, dovrebbero essere il frutto non di una notte insonne, ma di un percorso. Alla fine potrete anche affidarvi al vostro “sesto senso”, ma dietro ci sarà un lavoro mentale, una certa ponderazione, telefonate con amici, analisi...
  2. Avete paura? Ci pensate da un po’ senza arrivare a capo di niente? Non sapete più dove sbattere la testa? Fermatevi. Fermate tutto. Smettete di rimuginare e pensate ad altro. Avete bisogno di porvi con po’ di distacco rispetto alla situazione che vi mette in crisi e sì, di “alleggerire” il cuore. Altrimenti avvertirete presto quella sensazione di compressione al cervello (vi è mai capitato?) che potrebbe anche mandarvi in panico. “Ma non ho tempo!” Se ne vale la pena, il tempo per riflettere con calma ve lo dovete prendere.
  3. Tutti noi ce ne andiamo in giro con l’illusione di essere appena  diventati le persone che eravamo destinate a diventare e che saremo così  per il resto della nostra vita...  ma sì, è una illusione appunto” (Daniel Gilbert) Ricordate che oggi non siete il meglio che possiate essere perché avete ancora molti giorni davanti e molte possibilità di evolvere. Facile prendere decisioni se ci sente “arrivati”, ma prima o poi sbatterete contro la cruda verità: potrete sempre essere qualcosa di diverso. Avete ancora moltissimo da leggere, sperimentare, molte persone da incontrare. Questo punto di vista potrebbe crearvi ansia o potreste non avere voglia di migliorare ancora e ancora. Sono scelte, certo. Arriverà sicuramente il momento, però, in cui vi sarà chiaro che il “voi” del futuro vi chiede lo sforzo di prendere decisioni anche controcorrente, rispetto al vostro normale e attuale stile di vita o di lavoro. Pensate a come vi sentirete se non darete il massimo adesso. E cosa direte a quel “voi” del futuro, quando vi chiederà: perché non hai fatto un passo in più?