Attacca il cv su una bottiglia di birra: assunto
Tra le storie di assunzione più strane ma memorabili c'è quella di Kelly Taylor, mastro birrario di Brooklyn. Come ci è arrivato a New York da San Diego, California, dopo il college? Diversi lavori di apprendistato, una storia d'amore che lo porta dall'altro lato del Paese, un impiego alla Mitsubishi International Corporation sulla Madison che non fa proprio al caso suo, e poi la decisione di fare "il salto": trovare un vero lavoro nella produzione della birra.
Mentre cerca, si libera un posto alla Heartland Brewery in Union Square, ma come contattarli?
Taylor decide di non usare il classico cv, ma di presentarsi al colloquio con una bottiglia di birra (preparata da lui in casa) e di appiccicarci sopra un'etichetta con una sua breve presentazione. Un tocco personale, declinato sul prodotto, che colpisce: Taylor ottienere il lavoro e diventa mastro birraio entro l'anno successivo.
Qualche tempo dopo, un ragazzo canadese, Brennan Gleason non solo ha preso l'idea, ma l'ha sviluppata nel design: prodotta la sua birra (che diventa un biglietto da visita), l'ha chiamata "Résum-Ale" (da "resume", curriculum). Sul cartone ha scritto le sue competenze e su ogni bottiglia ha presentato uno dei suoi lavori. Adesso è direttore creativo in un'agenzia di marketing digitale.