Noi e gli altri
Come faccio a non lasciarmi influenzare dalle emozioni negative degli altri?
Se c’è una cosa che voglio assolutamente lasciarmi alle spalle è il potere che hanno i malumori degli altri di influenzarmi. Leggevo un articolo su Medium dello psicologo Nick Wignall dove racconta di come lui gestisca quotidianamente il peso della frustrazione e delle ansie (anche del dolore) che i suoi pazienti gli scaricano addosso. Lui è un professionista, ma dà dei consigli molto buoni anche per chi psicologo non è.
- Quando qualcuno vicino a noi è arrabbiato o triste, la tentazione sarebbe quella di attivarci subito per risolvere la cosa; ma spesso dare consigli a chi è “in buca” è controproducente. Cambiamo prospettiva: un’emozione negativa non va cancellata immediatamente, ma inserita in un contesto, in un insieme che poi è l’insieme della persona che sta male. Non giudichiamo, né mettiamoci al di sopra: quella persona non è solo quell’emozione. Analizziamo con lei la situazione e aiutiamola a capire perché si senta così. Se non vuole, facciamo un passo indietro. A quel punto, non è compito nostro.
- Usiamo l’empatia “inversa”: non mettiamoci nei panni dell’altro (empatia), ma proviamo a ricordarci quando noi eravamo di quello stesso umore. Cosa sentivamo/volevamo/desideravamo in quel momento? Questo tipo di pensiero ci permette di rimanere distaccati, di non farci sopraffare e di dare il giusto peso agli atteggiamenti degli altri. La prima cosa da fare è controllare le nostre reazioni… che poi sono anche quelle su cui abbiamo davvero completo potere!
- Il più delle volte le persone non vogliono che qualcuno risolva i loro problemi, vogliono solo essere consolate. E se lasciamo che le emozioni negative degli altri ci influenzino, creeremo una spirale da cui non usciremo più. Quindi keep calm!