Mestiere della Supervisione


Edoardo Lombardi Edoardo Lombardi

Dal volume N° 17

NON CI SONO SCUSE

NEL MESTIERE DELLA SUPERVISIONE, LA RESPONSABILITÀ È UN DOVERE E UN VALORE

 

Durante tutta la vita ci confrontiamo con pressioni esterne che gravano pesantemente su di noi. La maniera in cui reagiamo a queste pressioni è il fattore che più di ogni altro determina quale tipo di risultati otterremo nella vita.

 

Chi non osa, non sbaglia

 

La persona disponibile ad assumersi le responsabilità cresce e raggiunge i suoi obiettivi. Chi dà invece la colpa agli altri o sfugge alle pressioni, non cresce e ottiene molto meno.

In realtà c’è tutta una gamma di disponibilità a sentirsi responsabili:

 

 

È fra questi ultimi che si collocano i supervisori e i manager di successo, in generale coloro che guidano con risultati molto positivi altri uomini.

 

I manager e supervisori di successo rifiutano la mentalità da vittima e non ragionano mai in termini di stretta competenza.

 

Di chi stiamo parlando?

Ecco alcune caratteristiche dei supervisori che accettano le responsabilità:

 

1. PENSANO A SE STESSI COME IMPRENDITORI

Non sollevano mai problemi di competenza e sono pronti a fare tutto ciò che serve per portare a conclusione il compito loro affidato.

La loro filosofia è riassumibile con la frase “non ci sono scuse”: significa che si è responsabili di tutte le proprie azioni e, se si è a capo di uomini, si è responsabili anche del benessere e del successo di quelli che appartengono alla loro organizzazione e del risultato della propria missione.

Il successo arriva solo se le necessità imposte dal compito prevalgono su quelle personali.

Se vuoi conseguire risultati importanti e guadagnare credibilità con quelli che ti seguono,

adotta questo stato d’animo. Ti porterà lontano.

Ricordati questa piccola frase: “Dipende da me!”.

Gilbert Arland ha osservato: “Se non colpisci il bersaglio, la colpa non è mai del bersaglio!”.

In realtà devi sempre cercare dentro di te. Esamina le caratteristiche delle persone che accettano le responsabilità e confrontale con le tue. Se esistono significative differenze, ti consiglio di lavorare seriamente per annullarle o ridurle. Solo così potrai sviluppare un maggior senso di responsabilità.

 

2. LAVORANO MOLTO

In uno studio americano, condotto dall’Università della Georgia su uomini di successo che si erano fatti da sè, emerge che la cosa che li accomunava era una quantità di lavoro elevatissima.

A uno di loro fu chiesto perché lavorasse fino a dodici ore al giorno. La sua risposta fu: “Mi sono serviti molti anni di lavoro in una grande azienda per rendermi conto che nel mondo di oggi, se lavori otto ore al giorno, tutto ciò che ottieni è sopravvivere. Solo il lavoro fatto al di là delle otto ore è un investimento per il futuro!”.

Anche questo tratto ha a che fare con l’agire da imprenditore.

Naturalmente, non stiamo parlando solo di carico di lavoro (che potrebbe indicare scarse capacità di pianificazione o delega o, semplicemente, ansia). Usa il tempo per approfondire una conoscenza, per rivedere o ripianificare un progetto, per parlare con un collaboratore o, semplicemente, perché l’entusiasmo non ti ha fatto guardare l’orologio: sono la visione e la motivazione a farti dare di più.

Ripeti a te stesso: “Mi impegno senza limiti di tempo!”.

Abituati, quando ritorni a casa la sera, a guardarti allo specchio e a valutare quanto efficacemente hai usato il tempo. Chiediti: “Ho aggiunto valore oggi?”, “Ho realizzato ciò che avevo in programma?”. Prendi nota delle volte in cui la tua risposta è “no”, e cerca di ridurre nel tempo l’incidenza delle risposte negative.

 

3. FANNO AVVENIRE LE COSE

Dentro di loro alberga il fuoco sacro della realizzazione. Non si danno tregua fin tanto che l’incarico loro affidato non sia stato realizzato.

Fai tuo questo motto: “Se parto, arrivo!”.

Qualche volta l’incapacità a produrre risultati in presenza di circostanze difficili può essere dovuta a scarsa perseveranza. La prossima volta in cui il tuo obiettivo è a rischio, rifletti su come potresti farcela. Pensa al di fuori del tradizionale. Chiediti: “Posso farmi aiutare da un collega?”, “Posso cercare un aiuto professionale esterno?”. Saper chiedere aiuto è un segno di maturità. E tieni presente che la creatività viene spesso in soccorso della responsabilità.

Scopri l’importanza del “pensiero laterale”.

 

4. SONO GUIDATI DALL’ECCELLENZA

L’eccellenza rappresenta una grande sorgente di motivazione.

Le persone che aspirano all’eccellenza e lavorano duro per conseguirla sono quasi sempre responsabili. Per loro il vero stress è quello di dare meno di quanto possono. Fai tuo l’obiettivo dell’eccellenza e il resto seguirà naturalmente.

Imponiti questa regola: “Faccio il meglio!”.

Se abbassi i tuoi standard, finisci con l’accettare soluzioni di qualità inferiore, alle quali purtroppo puoi rischiare di abituarti. Identifica i momenti in cui ti sembra di essere stato troppo tollerante nella tua situazione lavorativa e nella tua vita personale. Fai i cambiamenti necessari per ristabilire standard elevati.

Chiudo con le parole di Antoine de Saint Exupery, lo scrittore francese vissuto nella prima metà del Novecento: “Un capo è un uomo che si assume la responsabilità. Egli dice: ‘Sono stato sconfitto’. Non dice mai: ‘I miei uomini sono stati sconfitti’”.