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Valeria Tonella Valeria Tonella

AZIENDE SULLE "NUVOLE"

CONTENITORI VIRTUALI CHE ARCHIVIANO DOCUMENTI E IMMAGINI E, PRIMA DI AIUTARE A VENDERE, SEMPLIFICANO IL LAVORO... E LA VITA. PER QUESTO IL MERCATO DEL "CLOUD COMPUTING" È IN CRESCITA

 

In quest'era iper tecnologica, anche le nuvole, si sa, si sono informatizzate, e col nome di "cloud computing" archiviano documenti, immagini e dati in genere in un contenitore che non risiede fisicamente nel computer ma è in rete, sempre disponibile alla consultazione. Apple ha sviluppato iCloud, ma esistono anche il conosciutissimo Dropbox e molti altri.

Così geniale e pratico (se si rompe o si perde il computer, è la salvezza) che si parla già di "mercato cloud" anche in Italia, e i numeri nelle aziende sono in crescita.

Leggendo l'Osservatorio Cloud & ICT as a service del Politecnico di Milano, School of management, si vede come aumentino gli investimenti di aziende pubbliche e private in dispositivi di cloud computing, investimenti maggiori di quelli riservati alle tecnologie Ict (pensiamo, per esempio, ai pc o alle reti di connessione a internet). Su 200 grandi organizzazioni, la spesa per l'Information technology è cresciuta nel 13% dei casi, quella per il cloud nel 54% delle aziende pubbliche e nel 50% delle aziende private. Stesso trend per le Pmi: il 16% sta investendo nell'Ict, il 40% nel cloud.

A conti fatti, oggi il "mercato della nuvola" vale 493 milioni di euro (+11% rispetto al 2012).

Bene, nonostante India, Cina, Russia, Brasile e anche Indonesia, Argentina, Turchia e Messico si muovano ancora più velocemente, con tassi di crescita sull'ordine del 25-30% (il triplo rispetto alla percentuale italiana).

Fonte: Il Sole 24 Ore